Un altro commento scorretto a Star Wars Ep. VIII

Siccome sto facendo esercizio di sintesi, voglio limitarmi ad appuntare alcune osservazioni sull’ultimo film della saga di Star Wars. Consideratela la mia recensione a Star Wars: Gli ultimi Jedi, pubblicata quando ormai tutti quelli interessati a vederlo sono già andati almeno una volta al cinema.

***SPOILER ALERT*** I commenti che seguono presuppongono la visione del film.

1) Non mi è piaciuto il momento Mary Poppins di Leila, per la serie “usiamo i poteri solo nel momento del bisogno in modo da lasciare tutti con un facepalm“. Oltretutto se finisci nello spazio ci sono un paio di effetti collaterali.
2) Trovo che inserire animaletti pucciosi come i pinguini-cricetosi porg (dovuti peraltro a vere pulcinelle di mare che avevano infestato il set –link-) e le volpi di vetro vulptex sia una moda che strizza l’occhio agli amanti di Pokémon GO e di Animali fantastici e dove trovarli. Il trucco è far sì che gli attori che interagiscono con gli animaletti kawaii siano completamente dimentichi della quantità di pucciosaggine che li circonda, un vero e proprio oltraggio che istiga negli spettatori un sentimento di invidia.
3) Il pianeta del gioco d’azzardo è chiaramente una citazione da Rubacava di Grim Fandango, ci sono pure le corse dei mega-gatti, ma non so quanti abbiano colto questo tributo alla LucasArts.
Rubacava-Grim Fandango Feline meadows gatto - Grim Fandango
4) Rey e Kylo sono imbarazzanti con quelle loro videochat. A onor del vero: Kylo è un personaggio perennemente imbarazzante. Cioè, tutta la banda dei cattivi è troppo smidollata, praticamente gli cola la dignità dal naso.
5) Quando Rey sull’isola ha visualizzato un buco circondato da infiorescenze nere, non ho potuto fare a meno di pensare a una vulva, e quando c’è stato il getto del geyser e Rey si è ritrovata tutta bagnata… ok basta, non dico altro, avete capito. Non mi sembrava il caso di far assistere Luke a un orgasmo, data la sua veneranda età.
6) Ultimo ma più importante di tutti: il paradosso dei sacrifici umani. Nella realtà, l’obiettivo per cui vengono sviluppate tecnologie militari dovrebbe essere proprio quello di minimizzare il costo in vite umane: ad esempio mandando un drone a fare il lavoro sporco sparando solo ai terroristi e non ai civili (scusate se mi faccio trascinare dalle utopie). Invece questi partono con delle agili navette e si sparano nello spazio, con perdite umane consistenti a ogni battaglia: l’unica che sembra preoccuparsene è Leila Organa. Cioè se l’alternativa quando si viene colpiti è bruciare in mezzo agli ingranaggi esplodere scenograficamente o evacuare la navetta morendo come spiegato al punto 1 di questa lista, tanto vale combattere in un campo come nel Medio Evo: lì almeno se ti accoppavano il cavallo scendevi a combattevi a piedi, e alla mala parata te la davi a gambe o fuggivi a nuoto, come ci insegnano numerose scene di Game of Thrones.

Notate che i commenti sono in 6 punti, come i film originali che è più dignitoso vedere.
Se volete leggere il mio commento scorretto al film precedente, lo trovate qui.

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